Lo sport di precisione per eccellenza dove colpire una pallina, a prima vista, può sembrare semplice e intuitivo ma che nasconde numerose difficoltà apparentemente impensabili. Diverse sono le dinamiche da affrontare quando ci si accinge a colpire la pallina e altrettante sono le variabili da tenere in considerazione. Dunque, cosa si nasconde dietro il colpo perfetto?
Lo swing perfetto non è un dogma, ma neanche una formula applicabile da tutti in egual modo perché sostanzialmente questa formula di per sé non esiste. Ebbene sì! Se pensate di compiere il gesto del vostro adorato campione e sorbire i medesimi effetti in termine di riuscita del colpo, vi state sbagliando!
Allora, direte voi, tanto vale evitare di spendere soldi da un maestro per imparare la corretta esecuzione, giusto? Assolutamente No!
Il motivo è più semplice di quanto sembri. Il gesto tecnico eseguito per compiere lo swing è sostanzialmente universale da generazioni e molti praticanti sono in grado di eseguirlo nel modo più consono, ciò che differenzia la riuscita del colpo o meno è imputabile alla soggettività del giocatore che si accinge ad eseguire tale movimento.
Nessuno dei campioni di ieri e di oggi esegue uno swing uguale a quello di un altro, vi cito Arnold Palmer, Jack Nicklaus, Gary Player, Ben Hogan, Sam Snead, Byron Nelson, W.C Hagen, Harry Vardon, Tiger Woods ecc.. Eppure ciascuno di loro ha ottenuto notevoli successi coronati da altrettanti trofei.
Ognuno ha imparato il movimento fondamentale, ma sono stati capaci di adattarlo alle proprie caratteristiche fisiche e tecniche consentendo loro di superare i propri limiti e piazzarsi una spanna sopra gli altri giocatori.
Com’è possibile dunque adattare la tecnica di base sulle specifiche proprie ed eguagliare il mito a cui mi ispiro? Ci sono due risposte a questa domanda, la prima è l’esperienza. Applicarsi con costanza è la chiave del successo per ogni sportivo di qualsiasi disciplina. Avere qualcuno (un maestro) che ti accompagna in questo percorso è fondamentale, imparare a percepire il proprio corpo in un determinato spazio, avere reale coscienza di cosa si sta facendo è indispensabile per ottenere buoni risultati. La seconda risposta è il talento, niente di più e niente di meno. Difficile spiegare in cosa consista perché è un qualcosa che nasce con te e se ne va con te, è l’intuito coadiuvato dalla capacità di compiere giocate geniali impensabili dal resto dei giocatori. Ma è coltivabile? Sì, con il duro allenamento! Senza costanza e dedizione qualsiasi dono tu abbia non ti permetterà di fare la differenza e superare la concorrenza. E come faccio a capire se ho del talento? Vi rispondo con un paragone adatto per l’occasione, nessuno di noi avrebbe mai sentito la Sinfonia n.5 di Beethoven se in giovane età non fosse stato introdotto allo studio della musica.
La passione vien giocando e chissà che anche voi non scopriate dei talenti finora rimasti nascosti!
Se siete appassionati di golf e volete approfondire l’argomento per migliorare il vostro gioco, allora continuate a seguirci, nei prossimi articoli scenderemo nel dettaglio degli aspetti tecnici da tenere in considerazione quando ci si accinge a colpire la pallina.